ENDIVIA

Appartenente alla famiglia delle Composite, l'endivia o indivia (Cichorium endivia) si suddivide in due sottospecie: C. endivia crispum, che comprende le endivie o indivie, dette anche cicorie ricce, e C. endivia latifolium, comunemente detta scarola.
Le endivie si contraddistinguono per la caratteristica lamina fogliare, divisa in profondità e molto increspata; le scarole invece hanno la lamina fogliare intera, ampia.
Pianta a ciclo biennale, possiede radice fittonante ed infiorescenza a capolino con piccoli fiori bianchi o azzurri.
Per la coltivazione, richiede terreni freschi, profondi, soffici, con pH vicino alla neutralità, ricchi di sostanza organica.
Le numerose varietà coltivate si differenziano per la dimensione del cespo, la precocità e la rusticità.

LE VARIETÀ DI ENDIVIA
Per quanto riguarda le endivie, ricordiamo Grossa o Grossissima di Pancalieri (a cespo grosso, precoce) ed Endivia di Rufec (a cespo serrato e con foglie molto frastagliate è una delle più resistenti al freddo) tra le cultivar invernali; Endivia d'Estate a cuore giallo (a forma di palla chiusa), S. Laurent (anch'essa a forma di palla chiusa) e Riccia di Meaux (rustica, resistente al caldo) tra quelle estivo-autunnali.
Relativamente alla scarola, invece, le varietà più diffuse sono Gigante degli Ortolani (con cespo grosso, compatto, e foglie larghe), Fiorentina (con foglie larghe e cespo compatto), Scarola a cornetto (le foglie si ripiegano sulla costolatura a forma di cornetto) tra quelle autunno-invernali; Bionda a cuore pieno (così chiamata per le foglie di colore biondo, è precoce ed ha cespo espanso) tra quelle estive.

IL CALENDARIO DELLE VARIETÀ ENDIVIA

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
Epoca di raccolta  
Presenza sul mercato  



COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DELL'ENDIVIA
(100 gr. di prodotto)


Parte edibile69 %
Acqua93 g
Proteine0.9 g
Lipidi0.3 g
Glucidi disponibili2.7 g
Fibra alimentare1.6 g
Energia16 kcal
Sodio10 mg
Potassio180 mg
Ferro1.7 mg
Calcio93 mg
Fosforo31 mg
Niacina0.5 mg
Vitamina C35 mg
Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione


LATTUGA

Di origine ancora piuttosto incerta (sembra provenire dalla Siberia), la lattuga (Lactuca scarola L.) costituisce la specie più importante del gruppo delle cosiddette insalate.
Pianta a ciclo di coltivazione annuale, appartenente alla famiglia delle Composite, la lattuga presenta un apparato radicale superficiale, con fusto breve e carnoso su cui si inseriscono le foglie.
Con il passaggio alla fase riproduttiva, il fusto si allunga, formando uno scapo ramificato, che può raggiungere un'altezza compresa tra i 60 ed i 130 centimetri.
Le ramificazioni dello scapo fiorale terminano con capolini di 15-25 fiori di colore giallo.
Le esigenze della lattuga nei confronti del clima sono strettamente legate alle caratteristiche delle varietà: alcune, infatti, si adattano meglio alle temperature invernali (ad esempio le lattughe a cappuccio come Trocadero ed Iceberg); altre, invece, riescono a raggiungere la maturazione commerciale anche in estate (ad esempio alcuni tipi di lattuga romana).
Per quanto riguarda il terreno, questa specie vegetale non ha esigenze particolari e si adatta bene sia ai terreni sabbiosi che a quelli argillosi.

LE VARIETÀ DI LATTUGA
Le numerose varietà di lattuga si differenziano per diversi caratteri quali forma, colore e disposizione delle foglie, oltre che per l'aspetto del grumolo. Le cultivar di lattuga si possono così suddividere in più sottospecie:
Le lattughe da taglio appartengono, secondo alcuni, alla sottospecie Lactuca sub. acephala. Di questo gruppo fanno parte varietà come Trentina, Comune, Verde ricciolina, Bionda ricciolina, Spinacio e Lattughino riccio d'America.
Per quanto riguarda le lattughe a cappuccio, le cultivar più diffuse sono Meraviglia delle Quattro Stagioni, Regina di Maggio, Goccia d'oro, Batavia bionda di Parigi, Augusta, Appia, Aurelia, Trocadero, Bionda di Berlino, Bruna e Rossa d'Inverno.
Al gruppo delle lattughe romane appartengono varietà quali Marvel, Bionda degli Ortolani, Verde degli Ortolani, Pallone Bougival, Gigante bianca, Gigante rossa, Gigante verde e Bianca d'Inverno.
Nell'ambito di ciascuna sottospecie, poi, le singole varietà sono classificate in base alla stagione di coltivazione: primaverili, estivo-autunnali ed invernali.
Gli aspetti da prendere in considerazione per un'ottimale coltivazione e commercializzazione della lattuga sono i seguenti:

IL CALENDARIO DELLE VARIETÀ LATTUGA

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
Epoca di raccolta
Presenza sul mercato



COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DELLA LATTUGA
(100 gr. di prodotto)


Parte edibile80 %
Acqua94.3 g
Proteine1.8 g
Lipidi0.4 g
Glucidi disponibili2.2 g
Fibra alimentare1.5 g
Energia19 kcal
Sodio9 mg
Potassio240 mg
Ferro0.8 mg
Calcio45 mg
Fosforo31 mg
Niacina0.7 mg
Vitamina C6 mg
Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione



COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DELLA LATTUGA A CAPPUCCIO
(100 gr. di prodotto)


Parte edibile92 %
Acqua92.2 g
Proteine1.5 g
Lipidi0.2 g
Glucidi disponibili3.0 g
Fibra alimentare1.3 g
Energia19 kcal
Sodio0 mg
Potassio0 mg
Ferro1.2 mg
Calcio53 mg
Fosforo25 mg
Niacina0.3 mg
Vitamina C27 mg
Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione



COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DELLA LATTUGA DA TAGLIO
(100 gr. di prodotto)


Parte edibile83 %
Acqua95.6 g
Proteine1.1 g
Lipidi0.2 g
Glucidi disponibili2.2 g
Fibra alimentare0 g
Energia14 kcal
Sodio0 mg
Potassio0 mg
Ferro0.9 mg
Calcio46 mg
Fosforo22 mg
Niacina0.4 mg
Vitamina C59 mg
Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione


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